SABAUDIA,XIII Rassegna “Incontro con l’autore”

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l'Assessorato alla Cultura Turismo e Spettacolo ha organizzato la
XIII Rassegna “Incontro con l’autore

Sabato 4 ottobre alle ore 18 presso la Sala delle Conferenze del Museo Emilio Greco sarà presentato il volume
“L’amore che (non) c’è”
di Karen Lojelo (MJM Eizioni)
Interverranno: lo scrittore Beppe Costa
l’attrice Orsetta Foà accompagnata
al piano Dario Pierini
Le tematiche trattate sono di enorme attualità.
Quell’amore svilito, troppo spesso mascherato da beni d’altro consumo, la mancata conoscenza di sé nel rapporto dell’altro, l’impossibilità di distinguere la vita in comune con un rapporto spesso devastante che trascina figli allo sbaraglio e la quasi inconsapevolezza dell’importanza del vivere, come se la vita fosse o valesse meno di un concorso alle poste, sono la parte vitale e vibrante del racconto dell’Autrice che sarà presente all’incontro.

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MJM EDITORE ha detto…
Da Mjm Editore

Recensione Karen Lojelo da Beppe Costa

E' stata una gioia presentare a Sabaudia, presso la Sala delle Conferenze del Museo Emilio Greco (malgrado l'acqua e il freddo) il libro di Karen Lojelo. Chi ha problemi e non sa o non vuol sapere o ha dimenticato l'amore, quindi si trova in "zona morta" faccia in modo di acquistarlo.

Vi assicuro che fa bene alla salute, ridà speranze e magari vi fa venir voglia di tornare, come lei ha fatto, nei luoghi di Pasolini e Moravia, ma tanti altri (me stesso che vi è ritornato con piacere).

Costa meno di un gioiello e di un chilo di fichidindia. Uno strumento utile che può farvi comunicare anche con lei.
La presenza di Orsetta Foà, la magia della voce sprigionata dall'emozione nei passi letti e la musica del compositore Dario Pierini, hanno completato una presentazione più unica che rara.Grazie alla presenza di un pubblico attento e colto che aveva negli occhi quel che ogni presentatore si aspetta: l'ATTENZIONE.
(anche questo un titolo di Moravia).
Le tematiche trattate nel volume sono di enorme attualità. Quell’amore svilito, troppo spesso mascherato da beni d’altro consumo, la mancata conoscenza di sé nel rapporto con l’altro, l’impossibilità di distinguere la vita in comune con un rapporto spesso devastante che trascina figli allo sbaraglio e la quasi inconsapevolezza dell’importanza del vivere, come se la vita fosse o valesse meno di un concorso alle poste, sono la parte vitale e vibrante del racconto dell’Autrice.
Sogni e segnali della vita e per la vita: sono queste le direttrici fondamentali e ricorrenti addirittura in forma compulsiva, che guidano Karen Lojelo, l’autrice de “l’amore che non c’e’”, questo romanzo-meditazione, mentre si tormenta e interroga continuamente sul senso e sui sentimenti dell’esistenza di ogni singolo individuo, partendo sempre da se stessa e tornando sempre a se stessa, alla sua privata dimensione personale.
L’autrice narra in prima persona fingendosi uomo, inventando un io al maschile, che incontra e frequenta una donna alter-ego. Ed è questo un personaggio che funziona quasi come l’interfaccia della sua coscienza umana e che fornisce lo spunto di base per i loro due emblematici nomi, che reciprocamente si danno: Penelope e Ulisse, individui che cercano una progressiva sintonia tra loro ed ognuno di essi con la vita. E tutto questo in quel di Sabaudia e dintorni, nel magnifico scenario costiero del basso Lazio. E ogni tanto, mentre si intensificano i contatti tra loro, vengono inframezzate riflessioni e periodiche introduzioni “in corsivo” di tipo filosofico-esistenziale, poesie e testi di canzoni inserite nel testo del libro in abbondanza, sempre riflessioni di vita, consigli di vita, medizioni sulla vita e per la vita e via discorrendo. Compresi i fenomenali versi di Neruda “ muore lentamente che evita una passione…chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati…essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare…”
Vicende di coppia, altre persone…Andrea, Ettore, Sofia Ortega, Virginia…sono tutte figure attoriali che dovrebbero servire strumentalmente ad illustrare ed impersonare i momenti e le esigenze emozionali dell’autrice, tra le quali emerge innanzi tutto la fame d’amore “Qualcuno che …riesca a trasmettere tutto, che mi difenda contro tutto e tutti, che sappia parlare d’amore…” “…Una luce negli occhi…qualcuno che hai solo intravisto e con cui hai inventato una vita…”
Le varie vicende raccontate, accennate, alluse, le vicende sentimentali tra il protagonista e Penelope, tra il protagonista narrante e Virginia, il giallo di Ludovica Brenner…sembrano comunque aspetti funzionali ad illustrare la situazione emotiva dell’autrice-autore, che un po’ racconta e un po’ riflette ad intervalli puntuali, periodici, inframezzati nella linea narrativa e discorsiva del romanzo, e si lascia andare ai suoi sfoghi, ai suoi lirismi e risolutive speranze, al suo sollievo spirituale ed alla sua pace emotiva.


Beppe Costa