LO SAI CHE...
Si conclude con successo il Congresso di Esperanto
Pieno successo del 76° Congresso Italiano di Esperanto, tenuto a Cassino. Vi hanno preso parte oltre 120 congressisti provenienti da tutta Italia e anche con molte rappresentanze estere: Francia, Germania, Polonia, Russia, Bulgaria, ecc. Perfino dal Madagascar.
Il congresso era stato inaugurato sabato 29 agosto con la conferenza del polacco Roman Dobrzynski sul tema «Zamenhof e la globalizzazione giusta: attualità delle idee del padre della lingua internazionale esperanto», si è chiuso il 3 settembre con, tra l’altro, una gita a Caserta.
Tra le varie attività tenute durante il congresso ci sono stati un corso di esperanto per principianti e uno avanzato, concerti musicali in esperanto e incontri e conferenze su vari temi.
Ricordiamo qui un’interessante conferenza sulla storia di Cassino tenuta da Maurizio Zambardi (in italiano, ma il testo è stato distribuito anche in esperanto per gli stranieri) e poi conferense sul dialetto a Cassino e dintorni, tenuto da Aldo Cervo e Amerigo Iannacone. Ed è stato messo in evidenza come dialetto ed esperanto non sono in contraddizione, ma sono a su gradini diversi di uno stesso discorso che è quello della comunicazione. Cosí ognuno nel proprio paese può parlare in dialetto (primo gradino) ma parlerà la lingua nazionale (secondo gradino) con gli abitanti di altri paesi. Potrà poi parlare la lingua internazionale (terzo gradino) con gli abitanti altre nazioni. E il terzo gradino è l’esperanto, una lingua che non privilegia e non umilia nessuno, che non è fagocitante ma rispetta tutte le lingue e tutte le parlate. Mentre le lingue nazionali, quando si espandono oltre i confini, tendono a sopraffare le altre lingue, le altre culture e le altre identità. cosí come è successo con il latino, che ha fatto sparire tutte le lingue e le culture dei territori conquistati dai Romani, come è successo con lo spagnolo e l’inglese con le lingue precolombiane, e cosí con il russo eccetera. E come sta accadendo oggi con l’inglese.
Presentati vari libri, tra i quali la raccolta di poesie bilingue di Amerigo Iannacone “Oboe d’amore - Ama hobojo”, con un intervento preciso e appassionato del poeta esperantista Nicolino Rossi.
Nel 2010 il 77° Congresso si terrà a Lignano Sabbiadoro, nel 2011 a Torino, per il 2012, Vittorio Casoni, che è stato sempre presente ai lavori del congresso, ha lanciato la proposta di tenere il congresso a San Vittore del Lazio, Comune di cui è Assessore alla Cultura.
Pieno successo del 76° Congresso Italiano di Esperanto, tenuto a Cassino. Vi hanno preso parte oltre 120 congressisti provenienti da tutta Italia e anche con molte rappresentanze estere: Francia, Germania, Polonia, Russia, Bulgaria, ecc. Perfino dal Madagascar.
Il congresso era stato inaugurato sabato 29 agosto con la conferenza del polacco Roman Dobrzynski sul tema «Zamenhof e la globalizzazione giusta: attualità delle idee del padre della lingua internazionale esperanto», si è chiuso il 3 settembre con, tra l’altro, una gita a Caserta.
Tra le varie attività tenute durante il congresso ci sono stati un corso di esperanto per principianti e uno avanzato, concerti musicali in esperanto e incontri e conferenze su vari temi.
Ricordiamo qui un’interessante conferenza sulla storia di Cassino tenuta da Maurizio Zambardi (in italiano, ma il testo è stato distribuito anche in esperanto per gli stranieri) e poi conferense sul dialetto a Cassino e dintorni, tenuto da Aldo Cervo e Amerigo Iannacone. Ed è stato messo in evidenza come dialetto ed esperanto non sono in contraddizione, ma sono a su gradini diversi di uno stesso discorso che è quello della comunicazione. Cosí ognuno nel proprio paese può parlare in dialetto (primo gradino) ma parlerà la lingua nazionale (secondo gradino) con gli abitanti di altri paesi. Potrà poi parlare la lingua internazionale (terzo gradino) con gli abitanti altre nazioni. E il terzo gradino è l’esperanto, una lingua che non privilegia e non umilia nessuno, che non è fagocitante ma rispetta tutte le lingue e tutte le parlate. Mentre le lingue nazionali, quando si espandono oltre i confini, tendono a sopraffare le altre lingue, le altre culture e le altre identità. cosí come è successo con il latino, che ha fatto sparire tutte le lingue e le culture dei territori conquistati dai Romani, come è successo con lo spagnolo e l’inglese con le lingue precolombiane, e cosí con il russo eccetera. E come sta accadendo oggi con l’inglese.
Presentati vari libri, tra i quali la raccolta di poesie bilingue di Amerigo Iannacone “Oboe d’amore - Ama hobojo”, con un intervento preciso e appassionato del poeta esperantista Nicolino Rossi.
Nel 2010 il 77° Congresso si terrà a Lignano Sabbiadoro, nel 2011 a Torino, per il 2012, Vittorio Casoni, che è stato sempre presente ai lavori del congresso, ha lanciato la proposta di tenere il congresso a San Vittore del Lazio, Comune di cui è Assessore alla Cultura.
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