Centro StudiMinturnae
Asc UNIVERSITÀ DEL GOLFO
FORMIA GAETA MINTURNO
Segreteria
del Premio: Via Monte di Scauri, 84 - 04028 SCAURI-Minturno (LT)
Tel.:
0 771 683 674 – 338 473 8857- e mail: mgraziosetto@libero.it
VERBALE DELLA GIURIA
della XLII edizione del Premio NAZIONALE
MINTURNAE-ORNELLA VALERIO 2018
Sezioni di: POESIA-STORIA-PITTURA
Si è svolta la XLII
Edizione 2018 del PREMIO MINTURNAE-ORNELLA
VALERIO.
Un
profondo sentimento di gratitudine alla Famiglia Franco, Gianna e Gianluca
Valerio, che con la loro spontanea generosità, anche quest’anno, ci permettono di proseguire questa avventura
culturale, insieme ai tanti altri sponsor (che sono più avanti segnalati). Si ringrazano
anche per la straordinaria munificenza il Maestro Giuseppe Supino, che proprio in
occasione di questo evento, premiato per la carriera, che ha esposto una
serie di suoi quadri (anche “a sanguigna”) nell’abside antistante l’aula magna
insieme a creazioni della pittrice Clara Pia Corrente riguardanti la pacchiana
di Minturno in chiave pop art.
Come
da tradizione di questi ultimi anni, il premio MINTURNAE- Ornella Valerio
si è articolato, anche nella presente edizione, in tre sezioni: Poesia Nazionale – poesia/narrativa Giovani, Storia e Pittura.
Il
Premio Minturnae “Poesia/Narrativa
Giovani” è organizzato in onore di Ornella, figliola della famiglia Valerio,
per cercare di sostenere, anche con un piccolo contributo, i giovani impegnati,
attraverso la scrittura, ad esaltare l’amore per la vita.
La Giuria di questa
sezione Poesia e Narrativa Giovani Ornella Valerio. è formata da: Antonella
Prenner (presidente), Mario Rizzi (segretario), Fernanda Caenaro Fabiani,
Marisa Conte, Lina Greco Grossi, Luigi Gulia, Vera Liguori Mignano, Beniamino
Russo, Michele Graziosetto. Si passa alla lettura delle motivazioni (redatte
dalla presidente) dei due premi (poesia/narrativa)
assegnati ex aequo. Per la narrativa, la Giuria ritiene
all’unanimità di dichiarare vincitrice CLAUDIA SERRANO, per il romanzo (edito
da Giunti, Firenze 2018) Mai così vicina. Ecco qualche
notizia biografica: La Serrano è nata a Bari nel 1984, ha conseguito la Laurea
Magistrale in Filologia Moderna, discutendo la tesi "La patologia
femminile della lettura. Analisi di tre romanzi" con votazione 110/110 e
lode. Dopo la laurea, ha frequentato il Corso di Alta Formazione in
"Gestione della LIbreria" presso la Scuola Librai Italiani di Orvieto
e successivamente presso la Scuola Librai Umberto ed Elisabetta Mauri di
Venezia. Negli anni successivi, ha iniziato a lavorare in diverse librerie a
Piacenza, Bari, Roma, Crema e Milano, dove tuttora lavoro come vice direttrice
in una grande libreria. Ha collaborato con la casa editrice Iperborea in
occasione del Salone del Libro di Torino. Come giornalista pubblicista ha
collaborato per diversi anni alla rivista storica barese "NelMese" e
vinto il Premio di giornalismo Franco Sorrentino per l'inchiesta sul mondo dei
non vedenti nella città di Bari. Nel 2007 ha seguito il corso di Formazione
Avanzata "Tecniche di scrittura" presso IED Roma. Mai più così
vicina" è il suo primo romanzo, pubblicato nel 2015 dalla casa editrice
Giunti. Fino a dicembre 2017 ha venduto 14.250 copie in Italia ed è stato
tradotto in Spagna, Bulgaria e Stati Uniti.
I componenti della Giuria, Fernanda Caenaro Fabiani e Lina Greco
Grossi, esprimono i loro positivi apprezzamenti per questa giovane scrittrice e
vengono letti alcuni passi significativi del romanzo, di cui eccone la
motivazione: Il romanzo di esordio di Claudia Serrano, “Mai così vicina”, edito
da Giunti e diventato ben presto un successo letterario tradotto anche
all’estero, esprime la maturità narrativa della giovane autrice attraverso
l’equilibrata architettura dell’intreccio, la variegata caratterizzazione dei
personaggi e dei luoghi, che proprio negli elementi oppositivi trova un
efficace punto di forza, e non da ultimo la fluidità di una scrittura meditata
e che ben si addice al registro dominante dell’introspezione.
Per
la cerimonia di consegna è stata invitata l’assessore alla Cultura del Comune di
Minturno, prof. Mimma Nuzzo, che ha offerto alla vincitrice, come da bando, il
Premio, una targa dell’orafo Alfonso Farese di Torre del Greco, messa a disposizione
dalla Famiglia Valerio, e una cartella con litografie del Maestro Giuseppe
Supino, che con la sua prodigalità ha inteso testimoniare il suo culto per la
poesia.
Per la Poesia sezione Giovani-Ornella Valerio,
la Giuria dichiara all’unanimità vincitrice Eleonora Rimolo.
Alcune notizie
biografiche: Eleonora Rimolo (Salerno, 1991), laureata in Lettere Classiche e
in Filologia Moderna, è dottoranda in Studi Letterari presso l’Università di
Salerno. Ha pubblicato il romanzo epistolare Amare le parole (Lite
Editions, 2013) e le raccolte poetiche Dell’assenza e della presenza (Matisklo,
2013), La resa dei giorni (Alter Ego, 2015 – Premio Giovani
Europa in Versi) e Temeraria gioia (Ladolfi, 2017 – Premio
Pascoli “L’ora di Barga”, Premio Civetta di Minerva). “La terra originale” è il
suo ultimo libro di poesie, in uscita per la collana Gialla di
Pordenonelegge-Lietocolle, con prefazione di Giancarlo Pontiggia. Con alcuni
inediti ha vinto il Primo Premio Ossi di seppia (Taggia,
2017). Eleonora è Direttore per la sezione online della rivista Atelier.
MOTIVAZIONE:
la
prof.a Vera Liguori
Mignano legge due poesie e la motivazione della Giuria: La raccolta
più recente di Eleonora Rimolo, La Terra
Originale, pubblicata da Lieto Colle in collaborazione con Pordenone Legge,
conferma l’eccellente profilo poetico dell’autrice che al talento di una
ispirazione autentica aggiunge solidità di formazione letteraria acquisita nel
percorso di studi. Questo felice connubio si manifesta soprattutto nella
consapevole struttura metrica e prosodica, nelle congiunture lessicali talvolta
stranianti ma sempre efficaci, nella compattezza di ogni componimento che, pur
nelle forme che distinguono la migliore poesia contemporanea, porta l’eco dei
classici che hanno segnato la nostra tradizione letteraria.
Per
la cerimonia della consegna, è stata invitata la Famiglia Valerio, che offre alla vincitrice, come da bando, il Premio,
una targa dell’orafo Alfonso Farese di Torre del Greco e una cartella con
litografie del Maestro Giuseppe Supino.
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