Evento di esordio per l’associazione dei Ferraresi dell’Agro Pontino che il prossimo 22 Luglio, a partire dalle 18:00 nel foyer del Teatro Fellini di Pontinia, aprirà la mostra fotografica corredata da un’esposizione di oggetti e ricordi dei primi coloni provenienti dalla provincia di Ferrara.
Promotori dell’inedita iniziativa i discendenti dei pionieri dell’antropizzazione pontina tra cui anche la prima nata a Pontinia quando il comune ancora non esisteva! Letture in dialetto ferrarese delle poesie di Alberto Corradini accompagneranno l’inaugurazione della kermesse per trasportarci nei filò, i racconti, le storie e le chiacchere tra famiglie e amici che di generazione in generazione hanno contribuito a mantenere e far prosperare questo territorio.
A partire dalle 19:00, all’interno del teatro, i partecipanti potranno assistere al reading del brano “Il mio nome è Calips” di Antonio Rossi dedicato agli alberi di Eucalipto, protagonisti del paesaggio dell’Agro Pontino come lo sono le tradizioni, la gastronomia ed il folklore dei ferraresi che saranno autenticamente rappresentati da figuranti in costume d’epoca, tra cui quello tipico di Pontinia, in sfilata sul palco del Fellini.
Non mancheranno curiosità, come i modelli in legno della casa colonica tipica dell’Agro Pontino oltre agli edifici di fondazione di Pontinia, realizzati da Ezio Tancini, e qualche assaggio gastronomico di benvenuto offerto dall’associazione organizzatrice dell’evento.
Clemente Pernarella, direttore artistico del teatro Fellini di Pontinia insieme a Melania Maccaferri, leggerà, a conclusione della manifestazione, un brano tratto da “Canale Mussolini” di Antonio Pennacchi (premio strega 2010) quale partecipazione della direzione artistica del teatro agli eventi patrocinati dal Comune e proposti dall’associazionismo molto vivo a Pontinia.
Introdurrà la manifestazione l’assessore alla cultura del Comune di Pontinia, Avv. Maria Rita D’Alessio che, unitamente all’assessore alla promozione del territorio Beatrice Milani, rappresentano l’Amministrazione comunale attenta e sensibile ai temi dell’inclusione e sviluppo sociale e culturale del territorio che per natura e vocazione ha storicamente accolto, e continua ad ospitare, culture e genti indigene che hanno adottato come loro casa l’Agro Pontino e Pontinia.
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