LO SAI CHE...
Vari piani di lettura nell’opera Il Paese a rovescio
di Amerigo Iannacone
Non era facile prevedere che alla vasta e ben controllata produzione letteraria/culturale di Amerigo Iannacone si aggiungesse questo lavoro del tutto singolare: Il paese a rovescio.
Noi lo abbiamo seguito con attento interesse dalle prime prove alle piú recenti. L’ordine e la misura, i codici che hanno regolato la sua varia e vasta produzione (poesia, narrativa, saggistica, ricerche storiche, studi linguistici condotti sempre nello sviluppo pur variante della tradizione) non sollecitavano minimamente una immissione poderosa dentro una fantasia creatrice del tutto originale... Noi in oltre mezzo secolo di letture non ci siamo mai imbattuti in un libro che ci abbia divertito tenendoci costantemente vincolati in urna gioiosità di strane e piacevolmente inedite invenzioni. L’originalità della diletta divagazione spaziante nelle aeree pagine su temi inventati dall’autore, terminata la lettura, ci ha imposto di rileggere dalla prima all’ultima pagina. Prima di staccarci dal libro ci siamo fermati su questa riflessione: datesi la pigrizia mentale e la malevolenza oggi tanto diffusa nei confronti del libro e ancor piú nei confronti della lettura, un libro come questo, pur nella vaghezza sfuggente dei contenuti, ha un valore eccezionale, quello di alimentare simpatia e amore per il libro e la lettura. In effetti la lettura di questo libro non dà mai segni di annoiare, non stanca mai, anzi piú si procede piú cresce il piacere di leggere. Noi lo riteniamo un autentico capolavoro per questo fondamentale valore, vogliamo dire per trasmettere, in particolare agli alunni delle scuole elementari e medie (ma non escludiamo gli adulti indisposti nei confronti del libro/lettura), l’amore per la lettura in generale (in Italia ne abbiamo un vitale bisogno). Ci siamo fermati su questa eccezionale funzione, ma in una seconda lettura con quei diffusi tocchi di ironia queste favolette contengono utilissimi e rapidi insegnamenti nei confronti del vivere sociale, indicazione di condotta generale e singolare... Ci piace anche riferire che noi spesso in queste pagine abbiamo sentito e vissuto il fremere della poesia piú vera, semplice, emergente dai primi strati della vita. Ecco qualche breve citazione: da Il corvo — ...cantava cosí bene, aveva una voce tanto armoniosa ed era talmente intonato che era stato soprannominato “L’usignolo”; dalla fiaba sull’ombra: “Tutto felice allora l’ex delinquente andava mostrando a tutti la sua ombra: — Guardate che bell’ombra che ho! — E quando pioveva, quando era nuvolo, non usciva di casa, per non dover uscire senza ombra”; dalla fiaba sulle nuvole: “Tutto il cielo si rattristò, milioni e milioni di lacrime cominciarono a cadere dalle nuvole in una fitta pioggia argentata”. Chiudiamo le citazioni rilevando la funzione dell’amore citando dalla fiaba Aioia e Bbln: “Appena il bimbo cominciò a dire le prime parole si resero conto che non diceva né ‘aa’ e ‘aà’, né ‘mmm’ e ‘pp’, ma ‘mamma’e ‘papà’, usando sia le vocali sia le consonanti”. In una lettura superficiale sembra una sciocchezza, eppure a ben riflettere vi si sente la fiorente potenza dell’amore.
Altro valore notevole di queste pagine è nella limpidezza, nella coerenza, nella scelta intelligente della terminologia aderente sempre alla sostanza trattata. Un narrare fluido, flessibile che attrae il lettore in un variante ritmo fonico, morfologico, figurale, persino cromatico. E non è valore narrativo di poco conto la precisione con la quale lo scrittore Amerigo Iannacone caratterizza questi numerosi personaggi che danno rilievo e vita al libro: personaggi che spesso sono al di fuori del comuane, dell’ordinario e danno il moviménto essenziale e l’essenza significante ai vari testi, favolosi e divertenti. Riferiamo un esempio: nella favoletta sulle nuvole troviamo scolpite Ovattina e Bambagetta e una madre col bambino. Questi quattro personaggi, ognuno con il suo preciso carattere, animano e completano tutta la divertente scena. Da rilevare è anche l’abilità precisa e sempre attiva dell’invenzione fantastica vigorosa atta a ricavare dalla realtà in cui si vive immersi un’altra realtà che a ben intendere tanto fittizia non è: l’invenzione ruota intorno ai personaggi e con intuizione eccezionale attribuisce loro quanto consenta il loro stato psicofisico.
Concludiamo con l’annotazione che sia il tessuto narrante sia la sostanza narrata offrono vari piani di lettura: da quella immediata, letterale, ... a quella ironica sociale, persino a non pochi lampi poetici/filosofici. Si giunge con acuti/intuiti all’alta fantasia ragionata.
di Vincenzo Rossi
Vari piani di lettura nell’opera Il Paese a rovescio
di Amerigo Iannacone
Non era facile prevedere che alla vasta e ben controllata produzione letteraria/culturale di Amerigo Iannacone si aggiungesse questo lavoro del tutto singolare: Il paese a rovescio.
Noi lo abbiamo seguito con attento interesse dalle prime prove alle piú recenti. L’ordine e la misura, i codici che hanno regolato la sua varia e vasta produzione (poesia, narrativa, saggistica, ricerche storiche, studi linguistici condotti sempre nello sviluppo pur variante della tradizione) non sollecitavano minimamente una immissione poderosa dentro una fantasia creatrice del tutto originale... Noi in oltre mezzo secolo di letture non ci siamo mai imbattuti in un libro che ci abbia divertito tenendoci costantemente vincolati in urna gioiosità di strane e piacevolmente inedite invenzioni. L’originalità della diletta divagazione spaziante nelle aeree pagine su temi inventati dall’autore, terminata la lettura, ci ha imposto di rileggere dalla prima all’ultima pagina. Prima di staccarci dal libro ci siamo fermati su questa riflessione: datesi la pigrizia mentale e la malevolenza oggi tanto diffusa nei confronti del libro e ancor piú nei confronti della lettura, un libro come questo, pur nella vaghezza sfuggente dei contenuti, ha un valore eccezionale, quello di alimentare simpatia e amore per il libro e la lettura. In effetti la lettura di questo libro non dà mai segni di annoiare, non stanca mai, anzi piú si procede piú cresce il piacere di leggere. Noi lo riteniamo un autentico capolavoro per questo fondamentale valore, vogliamo dire per trasmettere, in particolare agli alunni delle scuole elementari e medie (ma non escludiamo gli adulti indisposti nei confronti del libro/lettura), l’amore per la lettura in generale (in Italia ne abbiamo un vitale bisogno). Ci siamo fermati su questa eccezionale funzione, ma in una seconda lettura con quei diffusi tocchi di ironia queste favolette contengono utilissimi e rapidi insegnamenti nei confronti del vivere sociale, indicazione di condotta generale e singolare... Ci piace anche riferire che noi spesso in queste pagine abbiamo sentito e vissuto il fremere della poesia piú vera, semplice, emergente dai primi strati della vita. Ecco qualche breve citazione: da Il corvo — ...cantava cosí bene, aveva una voce tanto armoniosa ed era talmente intonato che era stato soprannominato “L’usignolo”; dalla fiaba sull’ombra: “Tutto felice allora l’ex delinquente andava mostrando a tutti la sua ombra: — Guardate che bell’ombra che ho! — E quando pioveva, quando era nuvolo, non usciva di casa, per non dover uscire senza ombra”; dalla fiaba sulle nuvole: “Tutto il cielo si rattristò, milioni e milioni di lacrime cominciarono a cadere dalle nuvole in una fitta pioggia argentata”. Chiudiamo le citazioni rilevando la funzione dell’amore citando dalla fiaba Aioia e Bbln: “Appena il bimbo cominciò a dire le prime parole si resero conto che non diceva né ‘aa’ e ‘aà’, né ‘mmm’ e ‘pp’, ma ‘mamma’e ‘papà’, usando sia le vocali sia le consonanti”. In una lettura superficiale sembra una sciocchezza, eppure a ben riflettere vi si sente la fiorente potenza dell’amore.
Altro valore notevole di queste pagine è nella limpidezza, nella coerenza, nella scelta intelligente della terminologia aderente sempre alla sostanza trattata. Un narrare fluido, flessibile che attrae il lettore in un variante ritmo fonico, morfologico, figurale, persino cromatico. E non è valore narrativo di poco conto la precisione con la quale lo scrittore Amerigo Iannacone caratterizza questi numerosi personaggi che danno rilievo e vita al libro: personaggi che spesso sono al di fuori del comuane, dell’ordinario e danno il moviménto essenziale e l’essenza significante ai vari testi, favolosi e divertenti. Riferiamo un esempio: nella favoletta sulle nuvole troviamo scolpite Ovattina e Bambagetta e una madre col bambino. Questi quattro personaggi, ognuno con il suo preciso carattere, animano e completano tutta la divertente scena. Da rilevare è anche l’abilità precisa e sempre attiva dell’invenzione fantastica vigorosa atta a ricavare dalla realtà in cui si vive immersi un’altra realtà che a ben intendere tanto fittizia non è: l’invenzione ruota intorno ai personaggi e con intuizione eccezionale attribuisce loro quanto consenta il loro stato psicofisico.
Concludiamo con l’annotazione che sia il tessuto narrante sia la sostanza narrata offrono vari piani di lettura: da quella immediata, letterale, ... a quella ironica sociale, persino a non pochi lampi poetici/filosofici. Si giunge con acuti/intuiti all’alta fantasia ragionata.
di Vincenzo Rossi
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